Paura di volare, io non ce l’ho più!

A cura della Dott.ssa Irene Agostini

C’è solo un modo per SENTIRE davvero di non aver più paura di volare o quanto meno di non esserne più terrorizzati. So cosa significa cominciare giorni prima ad immaginare il viaggio, a pensarci sopra quel “trabiccolo” sospesi a migliaia di chilometri da terra, vedere nel cielo ogni aereo che passa e avere già le mani sudate, non riuscire a prendere sonno di notte non sapendo se davvero riusciremo a farcela a salire sopra quella scatola chiusa. Il mio rapporto con l’aereo è stato così per oltre dieci anni ma dalla mia avevo una cosa che nessuno avrebbe mai potuto cambiare: la curiosità di vedere il mondo e quindi, non solo lo prendevo, ma sopportavo ore ore di lunghissimi viaggi. Il decollo lo affrontavo stordita da gocce di calmante e la crociera era un incubo in cui controllare ogni più piccolo cambiamento di rumore o di velocità del velivolo. Nel corso di questa lunga “storia d’amore” con l’oggetto in questione due sono state le informazioni importanti che ho ricevuto (ovviamente non quelle risolutive).

  1. L’aereo ha da fà rumore, anche se questo cambia, ha da fà rumore altrimenti vuol dire che si è spento tutto e tanti cari saluti. Almeno il rumore era diventato mio amico, qualunque esso fosse!
  2. “Le turbolenze sono come le buche delle strade, le macchine prendono le buche? Ecco, le prende anche l’aereo, è la normalità!” (hostess volo di ritorno da Sharm)

Ovviamente queste sono state informazioni utili ma non risolutive, poi un giorno mi imbatto (volutamente) in un libro in cui ti spiegano come non avere più paura di volare; io ovviamente non l’ho letto tutto, mi ero fermata al primo insight che per me era stato fondamentale (solo per continuare a sostenere la mia tesi, CHE FACEVO BENE AD AVERE PAURA DI VOLARE). Non è la PROBABILITA’ che l’aereo cada che si fa paura altrimenti, logicamente, ci passerebbe a tutti con i dati alla mano sulle percentuali di incidenti messi a confronto tra le macchine e l’elefante del cielo ma la POSSIBILITA’. SI LA POSSIBILITA’! E’ vero, se ci pensate, nessuno potrà mai rassicurarci sulla possibilità, la possibilità c’è!

Detto questo e, scherzi a parte, il processo di me è stato davvero lungo, tortuoso e lento

Ma c’è stato un volo, l’ultimo di andata questa estate in cui sono salita e qualcosa era cambiato ho SENTITO e NON CAPITO che dovevo mollare tutto questo controllo, INUTILE, avrei potuto controllare per ore hostess, stuart, i loro volti, i cambi di velocità, ogni singolo rumore. Una volta lassù io non avrei potuto fare niente, anzi avrei potuto solo fare una cosa GODERMI IL VIAGGIO sapendo che in caso di pericolo NON AVREI POTUTO FARE NIENTE.

L’ansia è incredibilmente diminuita e anzi ho sentito nuovamente il piacere e l’eccitazione di stare lì, ferma, seduta a farmi accompagnare in questo viaggio godendomi un bel film o un bel libro.

L’accettazione massima dell’impotenza di fronte alla possibilità di morire (ovviamente con l’illusoria speranza che questo non accada mai perchè io VOGLIO VIVERE)

E se voglio vivere, non voglio rinunciare alla mia passione che è vedere il mondo e allora devo correre qualche rischio, anche grande così! D’altronde non è quello che facciamo ogni giorno quando scendiamo dal letto e cominciamo a vivere le nostre giornate?

Buone riflessioni e buon lavoro a tutti!