Assertività: Perchè è importante essere assertivi

Un no pronunciato con convinzione è molto migliore di un si pronunciato unicamente per compiacere, o ancora peggio, per evitare problemi.”

Mahatma Gandhi

COME TI COMPORTI E CHE EMOZIONI PROVI QUANDO TI SI PRESENTANO QUESTE SITUAZIONI?

– Qualcuno ti trattiene a parlare a lungo ma tu avresti altro da fare?

– Il tuo o la tua partner ti risponde male senza motivo?

– Un tuo amico o una tua amica ti sminuisce di fronte agli altri?

– Quando stai facendo una fila e qualcuno ti passa davanti?

Provare ansia, paura del conflitto, rabbia, confusione, senso di impotenza e frustrazione sono reazioni emotive che comunemente proviamo nelle situazioni che vi ho precedentemente prospettato ma l’aspetto importante e su cui focalizzare la nostra attenzione è su come noi ci comportiamo.

Sono due le modalità comportamentali maggiormente diffuse per far fronte a queste sgradevoli situazioni, sia per motivi culturali che caratteriali. Più avanti vedremo anche degli esempi di risposte assertive.

SEI PASSIVO O AGGRESSIVO?

– la passività si esprime non dicendo niente e “mandando giù”, sottomettendosi e attraverso l’accondiscendenza;

– l’aggressività si manifesta volendo avere ragione a tutti i costi e attraverso una scarsa inclinazione al compromesso, rigidità, inflessibilità, tendenza a colpevolizzare l’altro e ad attribuire agli altri la responsabilità dei propri errori.

Nei casi che vi ho precedentemente illustrato potreste quindi non riuscire a dire nulla alimentando così la vostra frustrazione o, al contrario, potreste rispondere in modo sgradevole e scortese per dar voce a tutte le emozioni che si sono mosse dentro di voi.

Entrambe sono modalità di relazione e di comportamento disfunzionali perché ci portano, nel caso della passività, ad essere trascinati dalle decisioni altrui facendo crescere la sfiducia nelle nostre capacità di porre dei limiti e di farci rispettare, nel caso dell’aggressività, a cercare di sottomettere l’altro per non subire intimidazioni.

LA DIFFERENZA TRA AGGRESSIVITA’ E RABBIA

Prima di tutto la rabbia è un’emozione e non un comportamento, è normale e naturale. L’aggressività è invece un comportamento che, nell’essere umano, è volto a ledere e a danneggiare l’altro.

Ho sentito dire, a volte, “Provare rabbia è una cosa brutta” (con espressione disgustata annessa!) oppure “Io non provo rabbia”, questo non è possibile e non crediamoci. Entrambe le affermazioni riflettono la connotazione che spesso viene data alla rabbia, quella del peccato.

Altre volte, al contrario, mi è stato detto “Mi sono arrabbiata perché dovevo sfogarmi”, in questo caso la rabbia viene usata come un comportamento liberatorio. Esprimere la rabbia attraverso un comportamento aggressivo, non solo non risolve il problema ma non fa si che venga realmente sfogata. L’urlare, il battere i pugni sul muro o su un tavolo, il colpire un cuscino, e via dicendo, non faranno altro che insegnare alla persona a gestire la rabbia con aggressività.

È pur vero che la rabbia, se cronica, può minacciare la nostra salute ed è per questo che dobbiamo imparare ad esprimerla in modo efficace.

Va bene, quindi, comunicare che una cosa ci fa molto arrabbiare ma non offendere ed urlare contro un’altra persona, l’obiettivo da tenere a mente è la risoluzione del problema ed esprimere l’aggressività non farà altro che generare altra aggressività invece che consentire il raggiungimento di un accordo Infine, esplodere come foste una pentola a pressione, non facilita un’espressione funzionale della rabbia, al contrario, fermarsi e confrontarsi di volta in volta consente di essere più lucidi e di non essere travolti.

MA C’E’ UN’ALTERNATIVA, L’ASSERTIVITA’

Con il termine ASSERTIVITA’ (dal Latino Asserere, asserire) intendiamo quei comportamenti che consistono nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni ed opinioni senza offendere né il presupposto di partenza è la parità di tutti gli esseri umani e l’obiettivo è quello di non esercitare pressione sugli altri e di non negare i diritti propri ed altrui.

Imparare ad essere assertivi può aiutare anche ad alleviare alcuni sintomi fisici come mal di testa, disturbi gastro-intestinali, asma, eruzioni cutanee e spossatezza.

Questi disturbi sono spesso identificati come disturbi psicosomatici, facendo riferimento a quelle condizioni in cui l’alterazione di un organo o di un apparato non sono riconducibili a cause mediche ma ad un’origine psichica.

Tra i diversi fattori psicologici che possono scatenare manifestazioni psicosomatiche spesso rintracciamo una difficoltà nella manifestazione funzionale degli stati emotivi delle persone e, in un’ottica che integra la mente ed il corpo, promuovere un comportamento assertivo può aiutare ad alleviare questi sintomi.

I FATTORI CULTURALI SPESSO OSTACOLANO UN COMPORTAMENTO ASSERTIVO

La società in cui viviamo ci ha purtroppo insegnato che alcuni di noi hanno meno diritto di altri di affermare se stessi, la chiesa, la famiglia, la scuola ed il mondo del lavoro hanno spesso scoraggiato comportamenti.

Vediamo degli esempi:

solitamente, in famiglia, i bambini vengono considerati meno importanti degli adulti e quando tentano di difendere i loro diritti le frasi a cui gli adulti ricorrono frequentemente sono: “Non ti permettere di parlarmi così”, “Non mancare di rispetto agli adulti” (e questi sono solo degli esempi).

Le donne sono meno importanti degli uomini, per fortuna questo retaggio culturale sta cambiando, ora le donne assertive sono più apprezzate.

A lavoro è il capo che comanda e i dipendenti sono meno importanti di lui, la difficoltà nell’esprimere le proprie idee è ad oggi ancora molto diffusa, si tende ancora ad uniformare il proprio comportamento sulle aspettative, anche se a volte irragionevoli, del proprio datore di lavoro e si tende a non alterare gli equilibri di potere per evitare di entrare in contrasto con chi detiene il potere.

A scuola gli studenti che modellano il proprio comportamento in base alle richieste degli insegnanti, come lo stare in silenzio e il non mettere in discussione l’autorità sono maggiormente accettati e premiati.

QUALI SONO I COMPORTAMENTI ASSERTIVI

– fermo ma non invadente;

– fiducioso di sé ma non arrogante;

– deciso ad affermare se stesso ma anche interessato alla parità nel rapporto;

– aperto e diretto ma non dominante.

Rispetto alle domande iniziali vediamo come si presenta un comportamento assertivo:

(Qualcuno ti trattiene a parlare a lungo ma tu avresti altro da fare?)

Interrompere la telefonata spiegando le tue motivazioni e dicendo che la conversazione potrà riprendere in un momento che sarà più comodo anche per te.

(Il tuo o la tua partner ti risponde male senza motivo?)

Dire al tuo o alla tua partner come ti fa sentire quando ti risponde in un modo che a te non piace confrontandosi sulle motivazioni sottostanti a quello specifico comportamento e chiedendo che non venga (Un tuo amico o una tua amica ti sminuisce di fronte agli altri?)

Riuscire a chiedere un confronto per comunicare come ti sei sentito/a e a dire che non ti piace questo comportamento.

(Quando stai facendo una fila e qualcuno ti passa davanti?)

Comunicare che c’è un ordine da rispettare nella fila chiedendo cortesemente di mettersi al posto

I BENEFICI DI UN COMPORTAMENTO ASSERTIVO:

– incremento dell’autostima e del senso di efficacia

– riduzione dell’ansia

– maggiore rispetto da parte degli altri

– maggiore conoscenza di sé

– maggiore capacità di comunicare con gli altri in modo efficace

POCHI E PICCOLI PASSI PER DIVENTARE PIU’ ASSERTIVI:

  1. OSSERVARE LE PROPRIE EMOZIONI ED I PROPRI COMPORTAMENTI

Chiederti, rispondendoti in modo onesto, come hai reagito quando ti sei trovato in situazioni in cui sentivi il bisogno di affermare un tuo diritto. Valutare se sei stato assertivo, hai evitato di esserlo o sei stato aggressivo. Riflettere su come ti sei sentito sia nella situazione che ti si è presentata sia in relazione alla tua risposta comportamentale, sentire infine quali sono state le emozioni prevalenti nel caso in cui tu non sia riuscito a rispondere come avresti voluto o nel caso in cui tu abbia avuto una reazione eccessivamente

  1. SCEGLI DELLE SITUAZIONI SPECIFICHE SULLE QUALI VUOI INTERVENIRE E DATTI DEI PICCOLI

OBIETTIVI

Non partire con l’obiettivo troppo ampio di assumere in ogni circostanza un comportamento assertivo, è piuttosto irrealistico! Scegli ambiti, relazioni specifiche o reazioni circoscritte altrui sulle quali vuoi intervenire facendo un piccolo passo alla volta.

  1. USA COME MODELLO LE INDICAZIONI CHE TI HO DATO SU QUALI SONO I COMPORTAMENTI

ASSERTIVI

Rileggi le diverse situazioni che ti ho presentato e quali sono gli esempi di comportamento assertivo, cerca di applicarli anche a situazioni diverse ma che ti suscitano emozioni come frustrazione, ansia, rabbia e

  1. DAI CREDITO A TE STESSO E AGLI ALTRI

Prenditi un minuto al giorno per pensare a delle piccole azioni positive o a dei piccoli traguardi raggiunti sia da te che da chi ti sta intorno, questo ti aiuterà a vedere i tuoi lati positivi e quelli altrui, ti aiuterà anche nella comunicazione a sottolineare i punti di forza e ad avere un’immagine più integrata, sia positiva che negativa, delle persone e di te stesso.

  1. SE HAI BISOGNO CHIEDI AIUTO

Se da solo, nonostante gli sforzi, non riesci a modificare i tuoi comportamenti e ti senti ancora più frustrato ed arrabbiato non avere paura di chiedere aiuto ad un valido professionista, che sia Psicologo o Psicoterapeuta perché forse le ragioni che ti bloccano sono più profonde e devono essere elaborate.

A cura della Dott.ssa Irene Agostini