SOS sto con un narcisista!

Questo articolo è rivolto ad un pubblico femminile.

“Il narcisista attrae e atterrisce a un tempo. Può sembrare un moderno Lancillotto, imbevuto del fascino più spavaldo che si possa immaginare e adornato nella splendente armatura dei tempi moderni: un ruolo prestigioso ed acquisizioni abbaglianti. Fai attenzione! Questo cavaliere è un maestro dell’illusione. Infatti, può diventare decisamente minaccioso. Puoi cadere preda del richiamo seducente delle sue imprese, dell’intelligenza e della fiducia in se stesso apparentemente priva di crepe. Tuttavia, l’arroganza, la presuntuosità, la pretenziosità e la mancanza di empatia sono formidabili fonti di offese che inevitabilmente portano ad incontri interpersonali frustranti e a relazioni a lungo termine difficili a livello cronico.”

E’ così che si apre il primo capitolo del libro “DISARMARE IL NARCISISTA sopravvivi all’egocentrico e migliora la tua vita” di W. T. Behary, una descrizione che evoca al tempo stesso fascino e terrore. Questi due sentimenti così contrastanti sono quelli che nella realtà sperimentiamo quando siamo in una relazione intima con un narcisista, inizialmente ne siamo affascinati ma dopo poco il terrore per le loro esplosioni di rabbia e per la loro incapacità di vederci come persone (con dei diritti) prende il sopravvento. Il senso di solitudine ed il dolore ad un certo punto si impossessano della nostra relazione. Cosa fare allora? Intanto impariamo a riconoscerli!

Diverse sono le tipologie di narcisisti perché diversi sono gli intrecci delle esperienze e dei fattori che concorrono a strutturare questo tipo di personalità. In un’ottica bio-psico-sociale sono i fattori biologici, temperamentali/psicologici e le esperienze precoci di relazione ad interagire nello sviluppo della personalità.

Queste ultime sono fondamentali per ciascuno di noi, il narcisista è in realtà un bambino che ha molto sofferto, che ha vissuto in un ambiente familiare non empatico in cui era amato in modo condizionato, ad esempio “solo se sei bravo a fare questo o quell’altro”, “solo se soddisfi i miei bisogni che tuo padre non riesce a soddisfare (surrogato del coniuge assente)” ecc…

Dietro ad un’apparente amore verso questo “bambino speciale” c’è in realtà un vuoto affettivo incolmabile. Questo bambino è abbandonato a se stesso ed i suoi bisogni di amore, di considerazione positiva profonda e di essere amato e valorizzato per quello che davvero è non sono mai soddisfatti perché in realtà lui non esiste in quanto tale ma per la gratificazione dei bisogni dei suoi genitori. E’ raccapricciante solo al pensiero.

Ma, non tocca a voi salvare queste persone! In realtà non tocca a nessuno di noi (nemmeno a noi che facciamo questo mestiere), se c’è qualcosa di profondo che ho imparato attraverso la mia professione è che solo una persona può salvarci, noi stessi!

Torniamo adesso alle diverse tipologie di narcisista in cui possiamo imbatterci, intanto abbiamo due modalità: una più evidente e manifesta ed una più nascosta.

Nel primo caso la persona:

  • tende ad accentrare l’attenzione su di sé, mostrandosi superiore agli altri ed aspettandosi un’attenzione speciale (tipo la distesa di tappeti rossi ad ogni parola che proferisce),
  • interrompe gli altri perché quello che lui ha da dire ha un’importanza superiore,
  • non tollera la frustrazione (perché è stato profondamente viziato) per le cose che non vengono fatte a suo modo
  • parla senza fine, facendoti sentire allagato/a, perché lui è un esperto…di tutto
  • pur di difendere se stesso ti attacca o ti svaluta

Nel caso meno evidente, la persona

  • ricerca costantemente rassicurazioni, complimenti e riconoscimenti
  • sente di essere minacciato dalle persone che, dal suo punto di vista, cercano di ferirlo, umiliarlo o di approfittarsi di lui
  • quando cerchi di parlare di te ecco che ti interrompe o si dilegua

Quello che di sottofondo accomuna tutti i narcisisti è:

  • la mancanza di empatia
  • la svalutazione (subdola o manifesta)
  • l’uso smisurato di maschere che lo proteggono dal mostrare chi è davvero
  • la difficoltà di tollerare la frustrazione derivante da regole poste da altri

Vediamo come riconoscere un narcisista sulla base di quello che provi quando sei con lui:

  • ti è difficile chiedere ciò di cui hai bisogno senza sentirti in colpa e/o risentito
  • ti è difficile essere assertivo sui tuoi diritti e opinioni
  • ti è difficile esprimere la tua rabbia perché ti viene impedito di esprimere il tuo punto di vista
  • per paura di essere rifiutato tolleri i comportamenti dolorosi del narcisista
  • ti senti inadeguato ed indesiderabile anche per tutte le critiche che ricevi
  • tendi a chiuderti non mostrando/controllando le tue emozioni
  • ti senti triste ma non sai perché (sei sempre stata “sola” e quindi ti è familiare la sensazione inappagante della relazione con lui)
  • ti senti poco spontanea per realizzare ciò che ci si aspetta da te

Come uscirne?

Le vie che puoi intraprendere sono diverse: puoi decidere di sopportare questa relazione, puoi decidere di andartene via oppure puoi decidere di lavorare su questa relazione (ma serve la collaborazione del partner) o, infine, puoi decidere di lavorare su di te e sulle tue trappole che ti fanno rimanere incastrata in questo tipo di relazione, decisamente insoddisfacente.

Il lavoro necessario è comunque un lavoro profondo da affrontare con una persona che ti o vi possa accompagnare attraverso il dolore che il rivisitare le proprie esperienze relazionali significative comporta. Le figure professionali, sulla base della decisione presa, possono essere:

  • Psicoterapeuta in un setting individuale
  • Psicoterapeuta di coppia (nel caso in cui vogliate lavorare sulla vostra relazione)

 

“Il coraggio non è l’assenza di paura, ma la paura insieme alla volontà di andare avanti” (F. F. De Urdinarrain)

A cura della Dott.ssa Irene Agostini